venerdì 31 agosto 2012

Ho la giustifica. #Loggiuro.

Dicevamo, mesi di latitanza quindi, giustificati dallo smarrimento della mia chiavetta USB (ne porto ancora i segni, non mi ci fate pensare).
Ehi tu, individuo che l’hai trovata, mi stai leggendo?
Hai due opzioni, o la butti (preoccupandoti di distruggerla prima) o me la rispedisci a casa (tanto dentro trovi il mio indirizzo, il mio codice fiscale, le mie foto, le mie fatture, le mie dichiarazioni dei redditi passate, la mia corrispondenza col commercialista e probabilmente anche quella con la ginecologa, i primi tre capitoli di quello che avrei voluto diventasse un libro, i miei post per il blog… sciocchezzuole ecco…)
Ditemi voi come potevo avere anche solo la forza di scrivere qualcosa di lontanamente intelligente con un peso nello stomaco come questo. No, ditemi.
Va beh, ciancio ai bandi, ora superato (si fa per dire) questo trauma, superato (questo sì) anche quello dell’estate (e finalmente con l’arrivo della perturbazione Poppea si inizia a ragionare. Ciao, io sono quella che odia l’estate e che dentro di sé vorrebbe tanto che l’anno andasse solo da novembre ad aprile, con i mesi di 60 giorni l’uno), pronta ad affrontare l'autunno e le sue cimici (ciao, sono anche quella che, quando vede uno di quegli insetti verdi e rumorosi, perde dai 3 ai 4 mesi di vita per volta) superato tutto ciò, posso finalmente tornare a dedicarmi a quello che più amo fare: leggere e scrivere.
Ah, devo anche lavorare nel frattempo?
Buona fine estate a tutti, e che Poppea resti con noi (e mentre sto scrivendo è già tornato il sole… vabbè, non c’è speranza per noi amanti del freddo e del gelo).

#LaVendettaDeiPirati di Emanuela Ruggeri


In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (23 aprile), avevo promesso che avrei festeggiato con l’acquisto di un libro di un autore emergente, beh, ci ho messo due mesi e mezzo (mesi in cui non sono certo stata a digiuno da libri, ma in cui mi sono concentrata su enormi mancanze del passato), ma ho mantenuto la promessa.

I social networks mi hanno aiutata nella scelta e, quasi senza indugi, ho dato cieca fiducia ad una giovanissima Emanuela Ruggeri: <<Ho scritto "La vendetta dei pirati" all'età di dodici anni. Dopo sette anni ho deciso di riprendere in mano le bozze e riscrivere il tutto, ampliando capitoli, modificando situazioni e aggiungendo nuovi personaggi; inoltre mi sono documentata a fondo sulla storia dei pirati. Ho svolto il duro, ma piacevole lavoro in un anno. Poco dopo il libro è stato selezionato per la pubblicazione. Il romanzo è nato semplicemente dalla passione che ho per i pirati e per le avventure in mare, condotte su grandi galeoni, mentre il vento ti accarezza il viso e sul ponte rintoccano le ore otto...>> (intervista tratta dal sito dell’autrice www.emanuelaruggeri.altervista.org)
Come da titolo, il romanzo di Emanuela parla di pirati e, nonostante l’argomento non mi sia mai stato a più di tanto a cuore, mi è bastato leggere l’incipit del libro e, non so spiegarmi il come, non ho desiderato altro se non continuarlo e scoprirne intrecci e sviluppi. (http://www.ilfilo.eu/emanuelaruggeri/incipit.html)
E’ un romanzo per ragazzi (così classificato dall’autrice), scorre in maniera incredibilmente fluida e, nonostante la semplicità dei testi, si sa far amare ed apprezzare pagina dopo pagina, tenendoti incollata sino all’ultima.
[Emanuela Ruggeri è nata a Roma nel 1990. Frequenta il secondo anno della Facoltà di Lettere presso l'Università di Roma Tre. "La vendetta dei pirati" è il suo primo romanzo.]

(ndr: questo post era stato originariamente scritto a luglio, poi la mia chiavetta USB, quella con dentro gli ultimi 3 anni della mia vita, anzichè scendere con me dal treno, decise di abbandonare la tasca dei miei pantaloni per proseguire il viaggio... Un minuto di silenzio, grazie)