mercoledì 16 ottobre 2013

Nove mesi di mamma


Adelaide ieri ha compiuto nove mesi e io con lei. Diamine, nove mesi sono tantissimi, roba che facevo in tempo e farne un’altra di bambina (solo al pensiero mi son venuti almeno 25 capelli bianchi).
In parecchi siti di shopping online per pupi (Zara docet), dopo i nove mesi smettono di esser considerati neonati e, visto e considerato che due più di due fa sempre quattro, io smetto di esser considerata una neomamma. Panico.
Ecco, io non lo so se mi sento pronta per esser una mamma non più “neo”.
I nove mesi della gravidanza mi sono sembrati così lunghi…e questi invece sono volati, avrò fatto abbastanza esperienza per essere considerata madre esperta?
Ho avuto la “fortuna” (nella sfiga) di poter stare a casa con Adelaide h24 (assurdo, al lavoro non mi ritengono indispensabile e stanno riuscendo a fare a meno di me da praticamente un anno. Ancora mi chiedo come tutto ciò sia possibile) (questo è un chiaro appello al mio capo: ti prego fammi tornare in ufficio).
Siamo arrivate a nove mesi strisciando (LEI), nel senso che ancora fatica a gattonare, ma striscia ovunque, raggiungendo ogni angolo di casa; e con due polpacci alla Karl Heinz Rumenigge (IO), perché a lei continua piacere dormire in movimento e allora grandi grandi grandissime camminate.
Siamo arrivate a nove mesi mangiando quasi di tutto (LEI) e praticamente di tutto (IO), chè alla fine se allatti, voglio dire, dovrai pur nutrirti come si deve, no?
Sì lo so, ho quasi del tutto smesso di allattare, ma l’ho fatto per otto mesi…devo recuperare, ecco.
Siamo arrivate a nove mesi dicendo anche un paio di paroline (LEI) e parlando anche con le piante (IO). Non starò qui ad annoiarvi con la storia che le due paroline imparate da Adelaide, e ripetute ad oltranza, siano PAPA’ e TATA (dove per Tata deve intendersi, chiaramente non la sua mamma, ma la sua cuginetta).
Non era mamma per tutti la prima parolina, no? No.
Siamo arrivate a nove mesi così, senza neppure rendercene conto, facendo sempre ogni cosa con grande naturalezza, ascoltando i consigli di tutti, ma facendo sempre e comunque di testa nostra, chè alla fine è vero che un istinto di mamma esiste; cercando di conoscerci giorno dopo giorno, trovando le nostre piccole abitudini, creando i nostri piccoli riti, coccolandoci e anche un po’ (e perché no) viziandoci.
Heidi compie nove mesi e ancora si addormenta solo in braccio (o nel passeggino, in movimento), dondolata e ninnata e sa il cielo cosa significhi percorrere il perimetro di casa un numero di volte indefinito con quasi nove chili in braccio, magari anche di notte, e con il polso che perde sensibilità…ma solo io so cosa vuol dire sentirla abbandonarsi pian piano  e restare incantata a fissarla dormire, non riuscendo a fare a meno di stringerla e tenerla tra le braccia (per via del braccio paralizzato dal dolore ahahahhaha, no scherzo).
Nove mesi non passati solo a viziarla, sia ben chiaro, ma anche a cercare di trasmetterle valori e insegnamenti fin da subito.
Tipo l’odio verso Winnie the Pooh.



Quindi forse sì, forse siamo pronte per smettere di essere NEOnata (LEI) e NEOmamma (IO).
Forza piccolina, siamo grandi oramai. Entrambe.
R.

5 commenti:

  1. Risposte
    1. limortaccisua hai proprio ragione, altrochè gravidanza, è il puerperio il regno degli ormoni impazziti ^_^

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    2. E se penso che la mia cucciolina sta crescendo insieme alla tua...già le vedo pischelle che ci chiederanno di andare a ballare ������...che bello vivere una gravidanza con un'amica!!!Laurino

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